Psicologia Clinica

Il termine anorgasmia indica la mancanza di una risposta orgasmica, pur in presenza di un’adeguata stimolazione sessuale, della fase del desiderio e dell’eccitazione. Raggiungere l’apice del piacere sessuale non è sempre possibile, per diverse ragioni e le cause sono spesso molteplici.

Nelle persone affette da un disturbo del comportamento alimentare, tra i quali l’anoressia, il  cibo e le modalità di nutrirsi rappresentano i propri atteggiamenti ed, i propri stati emotivi, che si ripercuotono poi nella vita privata, nel modo di relazionarsi agli altri e di vivere il proprio tempo.

Questa paura condiziona l’esistenza di chi, pur avendo conseguito la patente di guida, non riesce in nessun caso a guidare l’automobile perché non si sente di farlo. Non ci riesce in diverse condizioni perché bloccato dall’ansia e da aspettative negative che lo frenano.

Negli ultimi tempi, questo tema rappresenta uno degli aspetti più frequenti nella richiesta di intervento in ambito clinico. Molti genitori e, con essi, molti insegnanti, lamentano una scarsità di informazioni riguardanti l’atteggiamento da assumere in questi casi.

Sintomo presente in alcune malattie psichiche, che si manifesta sotto forma di idee, parole, immagini persistenti nella mente del paziente al di fuori della sua volontà, fortemente e ingenerando sensazione di angoscia e impossibilità di azioni equilibrate.

La caratteristica principale dell’ipocondria, o ansia connessa allo stato di salute, è la credenza, basata su un’interpretazione erronea di segni o sintomi fisici, di stare sviluppando una grave malattia, senza che un’accurata valutazione medica abbia identificato motivi sufficienti per giustificare questi timori.

I Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) riguardano tutte quelle problematiche che riguardano il rapporto tra l’individuo e il cibo. Tra i DCA troviamo: l’Anoressia nervosa, la Bulimia nervosa, il Disturbo dell’alimentazione incontrollata (Bing Eating Disorder).

Alcune teorie cercano di descrivere la normalità attraverso un processo che si svolge nel tempo, piuttosto che attraverso una fotografia istantanea di un qualsiasi momento della vita.

La vergogna è un’emozione complessa, giacché appresa, contrariamente all’emozione di base, come la gioia, la tristezza e la paura. Compare più tardi di queste ultime, verso il secondo anno di vita perché richiede lo sviluppo del sé personale, con la consapevolezza della distinzione fra sé e l’altro.