La paura di guidare si chiama Amaxofobia.
Questa paura condiziona l’esistenza di chi, pur avendo conseguito la patente di guida, non riesce in nessun caso a guidare l’automobile perché non si sente di farlo. Non ci riesce in diverse condizioni perché bloccato dall’ansia e da aspettative negative che lo frenano. (A.Bitetti, Emozioni, Comportamento e Controllo, IEB Editore, Milano, 2016).
Di solito, siamo spinti a pensare che la paura di guidare appartenga alle persone anziane. Invece, la difficoltà di apprezzare il piacere di guidare è presente in tanta gente, difficilmente quantificabili però su un piano statistico. E’ necessario fare delle precise distinzioni. Ci sono coloro che hanno una paura totale nel guidare e che quindi non prendono mai la macchina. Poi, ci sono altri, che invece hanno delle limitazioni nell’approccio alla guida, ma che comunque non si allontanano totalmente da essa.
L’amaxofobia è una paura particolarmente invalidante per chi ne è affetto. Essa si manifesta in molte persone, spesso già affette da un disturbo d’ansia, o da una sintomatologia depressiva, condizionandone l’esistenza. In certi casi, le persone affette da questa condizione fanno di tutto per non superare l’esame di guida pur avendo studiato. Spesso ripetono più volte i test per conseguire la patente, o addirittura rinunciano in maniera preventiva a conseguirla.
È chiaro a tutti noi quanto sia piacevole guidare una macchina, soprattutto auto ad alte prestazioni, come nel caso di automobili di alto valore commerciale. Esse offrono una guida sicura, senza necessità di doversi spingersi ad alte velocità. È un piacere a vari livelli, a varie intensità e stili di guida, accomunati dal concetto diffuso e largamente condiviso, del: “piacere di guidare”.
Tale piacere offre delle stimolazioni a vari livelli con delle percezioni emozionalmente diverse, come possono essere diverse le situazioni di guida. Il piacere della velocità come senso di libertà, di potenza nel momento del sorpasso, connesso anche al concetto della competizione.
Il gusto di possedere una macchina con caratteristiche migliori dell’altro che si sta sorpassando. Il piacere connesso al dominio della strada, con il desiderio intrinseco di poter arrivare prima alla meta, come anche le sensazioni fisiche connesse alle stimolazioni che la macchina offre nel momento in cui si affrontano curve ad una certa velocità. Sono in gioco aspetti di diversa natura e che si rifanno ad un altro concetto che dice: “godere è bello”.
Paura di guidare: che cos’è l’amaxofobia e cosa fare (Starbene.it)
https://www.starbene.it/benessere/psicologia/paura-di-guidare-amaxofobia-cosa-fare/
La maggior parte delle persone è d’accordo che una guida sicura e confortevole è fonte di piacere. A volte, soprattutto in compagnia di persone gradite, si può apprezzare un tale stato di benessere che si avvicina alla sensazione di vero godimento, tipico di uno stato di vero abbandono. C’è gente che addirittura vede nella guida e nei lunghi viaggi in macchina una fonte di ritrovato benessere, il recupero di una dimensione di libertà. Sono persone che non soffrono la guida, anzi, affrontano lunghi viaggi con la sensazione del un minimo sforzo, solo il piacere di guidare in libertà. Segno inconfondibile che a tanti, il guidare un’auto, offre una piacevole sensazione e indubbi vantaggi.